Francesca Pieraccini – Testo di Franco Donatini

Francesca Pieraccini, artista a tutto campo.

Ho conosciuto la Francesca Pieraccini in occasione della sua partecipazione al Salotto artistico letterario “Le Sughere”, da me fondato e condotto in Altopascio da quasi dieci anni. Ho anche aderito al gruppo artistico “Toscani maledetti”, da lei fondato, attivo in iniziative artistiche significative organizzate in varie località italiane. Al gruppo aderiscono artisti importanti nel panorama nazionale e internazionale, come il pittore Raffaele De Rosa.

Francesca Pieraccini inizia la sua esperienza artistica come designer negli stabilimenti di Pisa e Firenze per l’arredamento della casa.

Dal 2006 lavora come insegnante per bambini handicappati effettuando laboratori di ceramica. Nel 2009 vince una borsa di studio europea per la qualifica di “ceramista” a Montelupo Fiorentino in Toscana. Nel 2010 partecipa alla competizione “Mondial Women Pottery” a Faenza. L’opera realizzata è destinata alla decorazione di una fattoria a Faenza. Continua nella realizzazione di oggetti artistici di ceramica nell’ambito del settore dell’arredamento di interni. Nel 2011 inizia a lavorare con l’azienda ACF-Artistiche Decorazioni Fiorentine di Sesto Fiorentino e le sue opere sono selezionate per il padiglione della Fiera di Milano “Oggetti di lusso” nel settore ceramico russo e arabo unito.

Continua la a lavorare come ceramista, estendendo la sua attività ad altre arti figurative, quali la scultura e la pittura ottenendo notevoli riconoscimenti.

Francesca Pieraccini è infatti un’artista a tutto campo, che si pone sempre di fronte alle cose, anche quelle di tutti i giorni, con spirito artistico.

L’interpretazione della realtà in chiave puramente artistica la porta ad esprimersi in tutte le forme e verso tutti i soggetti, in maniera multimediale e trasversale. Ne sono un esempio le sedie d’artista, personalizzate attraverso la pittura, e oggetti utili nella quotidianità che divengono al tempo stesso originali trasformandosi in creazioni artistiche che richiamano la pop art.
Insomma l’artista interpreta la modernità con uno stile originale, multimediale che non rinuncia tuttavia al figurativo.

Così è anche e soprattutto nei suoi quadri, in cui accanto a una notevole capacità di padroneggiare le tecniche pittoriche, si esprime in maniera originale sia sotto il profilo del significato che del significante. Ne sono testimonianza le molte opere presentate in varie mostre e concorsi tra cui la serie “Le rose del piacere” selezionata per la Collettiva 2018 di Castello Dora, da Philippe Daverio e Vittorio Sgarbi Si tratta di opere significative sotto il profilo dell’immediatezza e insieme della complessità del messaggio artistico realizzate con uno stile originale e moderno che spesso si avvale di una tecnica mista. E’ una pittura declinata al femminile, che ci restituisce il fascino e l’inquietudine dell’immagine della donna, associata alla raffigurazione dei fiori che divengono soggetti particolarmente significativi e determinanti nel trasferimento del messaggio. La figura femminile si
confonde con i fiori, le rose, in una metamorfosi magica che evoca allo stesso tempo un senso di bellezza e di pacata sensualità. Il colore tutto giocato su toni tenui, trasparenti, quasi acquarellati compie questo miracolo che è contemporaneamente visivo ed espressivo.

Insomma una pittura che associa alla profondità del messaggio artistico una originalità di stile e di tecniche, in una sintesi riuscita tra significato e significante.

Prof. Franco Donatini, docente Università di Pisa

Scrittore e critico d’arte, fondatore del Salotto artistico letterario Le Sughere di Altopascio (LU)

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