Francesca Simonetti

‘Dipingere  come necessità: il teatro, i sogni. Attori, registi e danzatori di un’arte sperimentale, contemporanea. Un ‘non lavoro’ fatto con dedizione e sacrificio. Lavoro come divertimento, divertimento come lavoro. Spunti per letture, per le musiche da ascoltare, drammaturghi da approfondire. Un’onda invisibile che crea un dialogo costante col pubblico’.

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Un’esperienza lavorativa, significativa, nel teatro, per ora, mi ha fatto approdare alla pittura, mi sono messa al servizio dei colori che avevo a disposizione e, come una pentola a pressione, sono esplosa. Ho capito che dipingere sarebbe diventata una necessità. I concetti appresi nelle pregresse esperienze lavorative hanno preso forma, senza una precisa tecnica pittorica, che non ho studiato. Esperienze lavorative ma anche e soprattutto il mio percorso personale, per questo al centro dei miei quadri c’è sempre una figura femminile, che incarna e fotografa momenti della vita di ognuna di noi. Credo questo anche per le opinioni che le persone esprimono quando vengono a visitare le mie esposizioni.Quello che rappresento è una donna terrena ma protesa nell’universo, contornata da lune, soli e pianeti. Ho iniziato nel 2015 con una esposizione a Firenze, durata qualche mese, alle gallerie ‘Merlino bottega d’arte’ e  ‘Mentana’. Poi, proprio per tutte le esperienze professionali acquisite, ho deciso che dovevo fare da sola ed ho iniziato ad allestire delle mostre nel mio paese natale ‘Arcidosso’, dove sporadicamente continuo ad esporre i miei dipinti.

 

Francesca Simonetti