Descrizione
fotografia
anno 2025
La Fortezza Nuova di Livorno è un luogo emblematico, dove la storia incontra la trasformazione e il tempo lascia tracce molteplici. Costruita tra il 1590 e il 1607 su progetto di Bernardo Buontalenti per volere di Ferdinando I de’ Medici, fu in origine una delle più imponenti fortificazioni d’Europa, presidio difensivo e simbolo di accoglienza. Nei secoli, subì demolizioni, abbandoni, riusi: dopo il dopoguerra ospitò baracche per sfollati, e solo negli anni Settanta ritrovò una nuova identità come parco cittadino.
Oggi la Fortezza Nuova è un cuore verde nel centro storico, teatro di eventi e passeggiate, con le sue mura in mattoni che si specchiano nell’acqua e la vegetazione spontanea che cresce rigogliosa tra pietre e bastioni. Fichi, capperi, erbe selvatiche e alberi si fanno radici vive e visibili, segno di una natura che riconquista, ricuce e rinnova. Questo spazio, un tempo militare e chiuso, è diventato simbolo civile e affettivo, un patrimonio condiviso che appartiene alla città e alle sue memorie.
È in questo scenario che lo sguardo di Roberto Consiglieri trova la sua ispirazione. Con un’arte istintiva e libera, l’artista sceglie di cogliere il dettaglio vitale: le piante che emergono dalle mura, le tracce del tempo trasformate in poesia visiva, il dialogo tra natura e architettura. La sua fotografia, immediata e priva di canoni rigidi, restituisce atmosfere spontanee, capaci di raccontare storie senza parole, con la sola forza delle immagini.
Consiglieri porta avanti una ricerca che unisce candore e leggerezza, narrando attraverso grafismi semplici e un linguaggio diretto. Nei suoi lavori fotografici non si limita a documentare: osserva, seleziona, isola situazioni inusuali nei contesti urbani e le trasforma in piccole epifanie. La Fortezza Nuova diventa così più di un soggetto: è metafora di radici che non si estirpano, di continuità, di una città che si riconosce nei suoi spazi rigenerati.
La spontaneità che caratterizza il suo stile si traduce qui in una riflessione silenziosa ma potente. La vegetazione che ricopre i bastioni antichi è segno di una forza che non conosce confini, un intreccio di natura e storia che appartiene a tutti. La fotografia diventa testimonianza di questa vitalità, racconto di una memoria che si rinnova in forme inattese.
Con il suo sguardo, Roberto Consiglieri ci invita a fermarci davanti alla Fortezza Nuova non solo come monumento, ma come organismo vivo: radici altre che crescono tra pietre e acqua, tra ricordo e presente, nel ritmo di una città che continua a trasformarsi.
Maria Teresa Majoli, agosto 2025
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